Nel cuore di Roma, all’interno dell’imponente Palazzo Salviati Cesi Mellini, si trova Six Senses Rome. La maestosa facciata che si affaccia su via del Corso è stata sapientemente restaurata grazie all’intervento di questa ben nota catena di hotel di lusso, che da sempre si distingue per la sua attenzione alla bellezza e all’armonia degli spazi.
La sostenibilità è altresì un valore estremamente importante per il brand Six Senses.
Da anni si impegna globalmente a ridurre l’impatto ambientale di tutte le sue attività ricettive attraverso azioni concrete, che riguardano l’approvvigionamento energetico attraverso l’utilizzo di energie alternative, menù principalmente plant-based, attività di sensibilizzazione e iniziative volte migliorare lo stile di vita delle comunità circostanti e a preservare la salute del territorio.
Nel 2024 Six Senses Rome ha ottenuto la certificazione LEED Gold grazie al raggiungimento della massima efficienza energetica e idrica, a cui si uniscono una serie di iniziative, pianificate e condivise all’interno degli Earth Labs, come l’eliminazione di materiali plastici, la corretta gestione dei rifiuti, l’ottimizzazione nell’uso dell’acqua e – nello specifico – la collaborazione con l’associazione ‘Io non ho paura del lupo’, per proteggere la vita di questi animali selvatici e favorire una pacifica coesistenza con l’uomo.
Il raggiungimento del Benessere – fisico e psicologico – è un ulteriore aspetto fondante di Six Senses: l’Ospite viene condotto attraverso un percorso studiato e mirato affinché la sua permanenza in Hotel possa essere trasformativa e significativa per il suo stato di salute globale.
A tal fine vengono coinvolti sia esperti locali – sempre presenti all’interno delle sue strutture (terapisti, insegnanti yoga, istruttori di fitness) – sia operatori esterni italiani e stranieri a cui affidare programmi di medicina alternativa, capaci di unire sapienti tradizioni tramandate e nuove scoperte per raggiungere i massimi risultati.
Tratto caratteristico di Six Senses Wellness & Spa Rome è senza dubbio la Vitality Pool, una interpretazione in chiave moderna delle antiche terme romane con i tre percorsi canonici, che segnano il tradizionale passaggio dal calidarium al tepidarium fino al frigidarium. Un’oasi di pace in cui rigenerarsi.
Il processo di ringiovanimento segue però dei passaggi specifici, volti a fare un esame approfondito dello stato di salute dell’Ospite, che comprendono l’analisi dei principali biomarcatori, uno screening dettagliato della pelle, e un monitoraggio del sonno per favorire le condizioni ottimali al riposo.
Terapie disintossicanti e tecniche di biohacking non invasive sono considerate i rimedi più veloci per ristabilire l’equilibrio, sciogliere le tensioni e aumentare l’energia fisica e psicologica, a cui vengono associate attività sportive di varia intensità.
Un programma che ha anche il suo tratto ‘leggero’ nelle sessioni organizzate nell’’Alchemy bar’: un luogo accogliente dove poter apprendere il potere ‘magico’ e curativo delle erbe e dove creare le proprie ‘pozioni’ curative da utilizzare anche nella quotidianità.