Un appuntamento internazionale di grande interesse, quello organizzato da Teamwork e il suo CEO, Mauro Santinato: la Luxury Hospitality Conference, che prevede ogni anno l’incontro con i maggiori attori dell’Ospitalità di lusso per delineare tendenze e caratteristiche di un mercato in continua crescita e dalle grandi potenzialità.
Lo dicono i numeri.
Matteo Bruno Lunelli, che dal gennaio 2020 ricopre la carica di Presidente di Fondazione Altagamma, ha presentato uno studio di settore, in cui si rileva che il “2% del turismo di alta gamma pesa il 25% dell’indotto del turismo globale”, confermando come l’Ospitalità di lusso possa rappresentare per l’economia un’enorme possibilità di crescita e una leva fondamentale per la valorizzazione dei territori, a patto di poter offrire delle Esperienze ‘disruptive’ e personalizzate. L’Italia è uno dei paesi più desiderati a livello internazionale per la ricchezza del suo territorio, per il patrimonio artistico e per la diversificata offerta enogastronomica, ma non il più visitato ancora – come sottolinea l’economista ed imprenditore – e ciò che serve sono delle strategie di crescita, soprattutto nell’ambito dei servizi (visti, trasporti, design durevole…), da sviluppare in accordo con le amministrazioni locali.
Lo dice il Report 2024 sul censimento del segmento 5 stelle in Italia presentato da Giorgio Ribaudo, Managing Director di Thrends, che ha registrato un andamento positivo nel fatturato degli Alberghi 5 stelle (il 5% delle camere generano il 26% del fatturato in tutta Italia) per una presenza di 710 Hotel, con una crescita di 25 Hotel per ogni anno, il 35% dei quali proprietari, e una presenza di turisti stranieri che si attesta su una proporzione di 3 su 5, tra i primi gli americani, secondo le stime analizzate per l’anno 2023.
Un mercato quindi che si conferma in ottima salute ma che si interroga su come mantenere alto il livello dell’offerta e più rispondente alla realtà attuale e alle richieste sempre più consapevoli del turista e viaggiatore contemporaneo, più ‘giovane’ e sensibile alle problematiche legate all’ambiente e al suo benessere.
Cosa rende quindi unico un albergo di lusso? Come è cambiata la sua gestione e lo stesso concetto di ‘lusso’ nel non sempre facile equilibrio tra tradizione e innovazione, prassi standard e originalità?
Gli interventi di personalità incisive del settore – sia italiane che internazionali – hanno convenuto che il fattore chiave è la capacità di creare un VALORE per l’Ospite, fargli vivere Esperienze personalizzate di cui fare memoria, in stretto legame con la cultura del territorio e le sue peculiarità.
L’alta qualità dei prodotti e la cura del dettaglio sono sempre stati tratti distintivi dell’Ospitalità di Lusso ma non bastano: si va delineando un concetto di ‘lusso’ più autentico, quasi ‘artigianale’, che sappia rispettare l’ambiente e la comunità che ci vive e che sia ‘esperienziale’, di apprendimento per chi visita nuovi territori.
Questo per quanto riguarda il cliente.
La gestione interna dell’Hotel, invece, si fonda sempre di più sulla professionalità di chi vi opera. Lungimirante è stato il contributo di Markus Venzin, Chief Executive Officer di EHL Group, società che punta a mantenere alto il livello di eccellenza nell’Ospitalità internazionale attraverso la formazione con campus in Svizzera e in Asia e servizi di consulenza ed innovazione attraverso la ricerca, grazie al suo Innovation Hub.
Ciò che può apportare un valore è senza dubbio l’investimento sui ‘talenti’ e quindi essenziale è destinare una parte del capitale in una formazione lifelong anche e soprattutto a livello di management. Senza una cultura dello sviluppo, una costante motivazione, una condivisione degli obiettivi con i propri collaboratori e un’attenzione alla sostenibilità in tutte le attività ricettive è difficile un upgrade in questo ambito.
Ma veniamo ai veri protagonisti delle ‘luxury experencies’.
Aldo Melpignano, Fondatore e CEO di Egnazia Ospitalità italiana, che vanta più proprietà in Puglia, distintesi nel 2023 per il più alto fatturato, è anche vicepresidente con delega all’ospitalità di Altagamma. Promuove un tipo di turismo capace di coniugare territorialità e quindi collaborazione con aziende locali per aumentarne la competitività e tecnologie innovative nei processi. Il lusso – dice – è “la capacità di interpretare i desideri di ogni singolo individuo e offrire un’esperienza di Benessere, che per la naturale conformazione del territorio italiano può essere goduta tutto l’anno’’. La parola chiave è ‘come ti faccio sentire’.
“Intendiamo mettere il nostro saper fare a disposizione di strutture iconiche o dal grande potenziale, per preservare la natura dell’ospitalità italiana che è fatta di un’accoglienza calda e spontanea e di un forte legame con il territorio. Sappiamo cosa vuol dire prendersi cura degli altri: rendere le persone felici per sentirci più felici anche noi, far apprezzare le piccole cose per ricordare a noi stessi quanto è importante, arricchire le vite degli altri per sentire più ricca anche la nostra.”
Borgo Egnazia
Non distante è il concetto di lusso di Deniz Omurgonulsen, Vice President, Membership per The Leading Hotels of the World, responsabile della certificazione di qualità e della performance degli hotel in portfolio – più di 400 Hotel indipendenti e dal design innovativo presenti in 80 paesi. Un’Ospitalità responsabile e autentica, protesa a conquistare una generazione giovane per la quale il benessere e i valori sono al centro. Questa la mission per il futuro di LHW.
Saper – invece – creare ambienti accoglienti con una forte identità estetica e mantenere un rapporto ‘umano’ con la clientela è il tratto distintivo di Vertu Hotels and Resorts, una catena di Boutique Hotels nata dalla creatività di Gérald Lampaert, che vanta un’esperienza internazionale in diversi settori dell’industria dei servizi e dell’ospitalità di lusso.
Una selezione molto accurata è già alla base dell’operato del gruppo Relais & Châteaux, un’associazione di hotel e ristoranti di lusso, il cui Presidente dal 2023, Laurent Gardinier ne traccia il futuro, indicando la sostenibilità come tratto cruciale a tutti i livelli: dalla conservazione della biodiversità dei territori, alla riduzione del carbonio e della plastica, fino alla gastronomia responsabile.
Molto incisivo l’intervento di Maud Bailly, CEO of Sofitel Legend, Sofitel, MGallery & Emblems del Gruppo Accor, uno stile tutto francese. ‘60 anni di incontri sinceri’, la scritta che appare sul loro sito, e per Maud una ‘promessa che viene protetta’ e che ha come valori fondanti degli standard, che vengono rispettati, fra questi le certificazioni ecologiche ma anche una serie di processi che garantiscono la qualità senza soffocare la spontaneità e l’autenticità del servizio. ‘Il lusso è un’attitudine’ – dice – e si fonda sulla consistenza, la cultura, la professionalità; è l’essere differenti.
Molte le voci che si sono susseguite durante la Conference – tutte di grande valore – ma seguendo l’intento di Vegan Suite ci colpisce un’Ospitalità di lusso sempre più attenta e consapevole. Richard Hyde, CEO della catena Small Luxury Hotels of the World , rappresenta una comunità di Hotels dallo spirito indipendente, selezionati per la loro unicità ma soprattutto integrità. Si definiscono ‘Pioneers in Boutique Luxury’ e hanno creato una ‘Considerate Collection’, all’interno della quale raggruppano una selezione di strutture che ha raggiunto i più alti livelli di sostenibilità ottenendo una certificazione riconosciuta dal GSTC (Global Sustainable Tourism Council) , di cui SLH è membro, nelle tre aree principali: la comunità, la cultura e l’ambiente.
Un passo direi importante verso una nuova sensibilità legata al Lusso.
Infine, un esempio tutto italiano presentato da Piero Magrino, Borgo Pignano Florence (che verrà presto affiancato da una nuova apertura a Firenze), un Eco Resort in Toscana – certificato Green Globe e Beyond Green – di cui fanno parte 8 ville d lusso e 10 Maisonettes, un ristorante Stella Verde Michelin guidato dallo Chef Stefano Cavallini e un’azienda agricola ecologica. Energie rinnovabili, pannelli solari, prodotti biologici e un design consapevole sono i protagonisti di un turismo più sostenibile in una terra, la Toscana, ricca di bellezza da preservare.
L’Ospitalità di lusso ha un’identità con tratti imprescindibili ma che evolvono nel tempo: cambia il management, il team evolve e l’Ospite ha nuove esigenze. La sfida è ‘misurare’ e ‘monitorare’ il cambiamento e rendere processi, strutture e servizi sempre più flessibili nel rispetto delle persone e nell’assoluta valorizzazione dei luoghi in cui queste oasi di Bellezza e Relax sorgono.
Questo ci auguriamo sempre di più.
Vegan Suite